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Il Mio Canale

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TIEPIDE DOMENICHE DI OTTOBRE

  • PiccolaZingara
  • 2 nov 2017
  • Tempo di lettura: 3 min

Le domeniche sono senza alcun dubbio fatte per godersi un po' la propria libertà ed io ho la fortuna di potermi godere questa libertà gironzolando per luoghi magici.

Moto e Langhe sono un ottimo connubio; Alba, Barolo, Vergne, Monchiero, Dogliani, Farigliano, Carrù, Clavesana e Piozzo, sono state le tappe della giornata.

Le curve, gli infiniti vigneti, i colori dell'autunno e, almeno per oggi, un fantastico tempore.

Oggi la mia moto ha deciso di abbandonami, così ho fatto da passeggera su una comodissima Super Glide e da li è stato ancora più comodo guardarsi attorno.

Salire su per i tornanti tra Barolo e Novello ti fa da subito innamorare delle langhe. Io mi innamoro ogni volta che salgo su di li, anche se succede spesso. Vedere Barolo dall'alto è suggestivo e ogni volta che passi di li, ti senti teletrasportato in pieno medioevo con la famiglia Falletto o tra le poesie di Silvio Pellico. Passando per Vergne inizi a immergerti ancora di più nelle vigne e tra i vecchi casolari medievali che la Langa offre.

Seduta comoda nel posto del passeggero, girare per queste colline è rilassante. Scesi giù da Vergne, si passa da Monchiero e in un tiro di schioppo ci siamo trovati a Dogliani e nel bel mezzo di un Rally, il Rally del Piemonte Storico (santo Google che me l'ha fatto sapere); si sentivano motori rombare ogni secondo per tutta Dogliani.

Dogliani è un altro luogo magico, che credo di non aver mai apprezzato abbastanza; sempre sentito nominare, ma quasi mai visto, se non di passaggio senza mai farci attenzione. Seduta sulla moto invece, come anche durante altre uscite su due ruote, ho iniziato ad osservarlo un po' di più e come molti paesi della Langa, possiede quella magia tipica che ti fa viaggiare nel tempo e in qualche modo, sentire in una fiaba. In Italia sono molti i luoghi così, ma sapere di averli così vicini scalda l'anima.

Dopodiché siamo passati per Farigliano, abbiamo raggiunto Carrù e tagliando la fondovalle che porta a Mondovì siamo saliti su per le curve che portano a Clavesana. Ho chiesto io di passare per quella strada, perché lo scorso weekend ci sono finita per caso alla ricerca di una delle panchine giganti, quelle del Big Bench Project, e ho desiderato di ripassare di li in moto; Mi sono piaciuti i tornanti immersi nel bosco e la strada che si stringe; Anche la panchina l'ho trovata molto bella; per arrivarci bisogna attraversare i filari di una vigna e quando finalmente ci arrivi sei pieno di terra dalla testa ai piedi, ma ne vale la pena,perchè come la maggior parte delle panchine si affaccia su una vallata.

Ultima tappa...Piozzo. Beh li immancabile è la birra de le Baladin e lo Stinco di maiale alla birra. Non sempre disponibile, ma per nostra fortuna oggi lo era e non abbiamo quindi esitato ad ordinarlo. Dopo un giro in moto è quasi un rito. le birre poi sono molto buone e vale la pena fare qualche chilometro in più per guastarsele.

Dopo le, circa, due ore di ozio in quel di Piozzo, siamo rientrati ad Alba ed ognuno a casa propria. Distrutti, anche se il giro è stato breve, ma soddisfatti!

Probabilmente questo è stato l'ultimo giro della stagione, perché ormai l'inverno è alle porte. Ma il prossimo anno ci saranno sicuramente infiniti luoghi da visitare e da attraversare con le due ruote.


 
 
 

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Titolo Funky

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