COMPIERE TRENT'ANNI COSì...è UNA FAVOLA!
- PiccolaZingara
- 13 ago 2017
- Tempo di lettura: 7 min
Tre piume, una boccetta di acqua di follia, una salsiccia che non si mangia ma si bagna spesso, una pipa, del fuoco, un berretto da montagna e un materassino da mare…sono i sette indizi che le mie stelle, le mie migliori amiche, mi hanno fatto avere nell’arco dei 5 mesi e che hanno succeduto il mio compleanno. Cinque mesi di attesa per un weekend pieno di cose da fare, ma soprattutto da condividere con loro due, ormai parte di me e dalle quali non riuscirò mai a separarmi. Mi conoscono, accettano il mio essere una persona sempre in movimento e quando possono cercano di starmi dietro…anche bene direi.
ritrovo per la partenza alla mattina alle 8. Sono venute a prendermi sotto casa, abbiamo preso un caffè e ci siamo messe in marcia; hanno fatto il possibile per non farmi capire dove stessimo andando e ci sono riuscite.
Mi hanno portata a poco più un ora e mezza da dove viviamo, ma sono riuscite a trovare dei posti stupendi. A dimostrazione del fatto che in Italia siamo saturi di luoghi magici e per trovarli non bisogna nemmeno andare così tanto lontano da casa.
Un ora e mezza di macchina a cantare come tre adolescenti, dirette verso la nostra prima tappa…perchè sì…hanno organizzato un weekend a tappe!
Sono state brave, hanno organizzato un weekend in perfetto stile zingara.
Primo luogo d’arrivo…no comment! Mi sono venute le lacrime agli occhi appena l’ho visto. Loro lo sanno bene, sono un amante del campeggio. ci sono quasi nata in un campeggio e la maggior parte delle mie estati di bambina le ho passate così, tra tende, materassini e piatti di plastica. un luogo che amo, ma allo stesso tempo un esperienza unica…eravamo in un villaggio indiano, fatto di tepee, le tipiche tende indiane. Che emozione…praticamente sono tornata una bambina, una bambina scema!!
Nel cuore della valle Maira, ancora nel cuneese, in una vallata, le mie amiche sono riuscite a scovare un accampamento indiano.
Intanto, come prima cosa ci siamo sistemate nella nostra tenda: Nuvola Bianca. Poi abbiamo conosciuto i proprietari, dei quali in effetti, nemmeno sappiamo i nomi, eravamo troppo emozionate di essere li e nemmeno ci abbiamo pensato; ma nonostante ciò abbiamo fatto amicizia, è stato inevitabile perchè sono delle persone favolose. Una coppia di viaggiatori che ora gestiscono quel campeggio. Prima o poi avrò anche io una relazione così…con un viaggiatore!
Lui ci ha raccontato un po’ della storia di quel campeggio, ci ha mostrato la sua passione nel creare quel luogo, che però secondo me va pubblicizzato di più perchè è davvero magico; e lei, ci ha coccolate un po’ come fa una zia. Siamo state li una notte, ma è sembrato molto di più.
il pomeriggio del primo giorno l’abbiamo dedicato al tracking; abbiamo fatto una quindicina di chilomentri nei sentieri di montagna, tentando di raggiungere il lago nero, ma niente…la neve ce lo ha impedito interrompendo la strada che avevamo davanti a noi e costringendoci a rientrare. Ma comunque ci siamo godute li tempo insieme, il paesaggio stupendo, non che la camminata sotto la pioggia.
La sera abbiamo cenato nel campeggio e finalmente ci siamo bevute un buon vino. Quei chilometri ci hanno messo una fame ingestibile e ci siamo concesse un abbondante piatto di polenta concia e polenta con la salsiccia…BUONISSIMI!!!! Una cena casalinga e talmente ottima da lasciarci di poche parole. Anche il conto ci ha lasciate di poche parole, perchè davvero economico. Quindi, ottimo, economico, magico…non capisco perchè quel luogo non sia famoso.
Quella sera, dopo la cena siamo andate in tenda e in tempo zero siamo crollate. Che pace dormire in una vallata, con in sottofondo un unico rumore, quello dell’acqua del fiume che scorre.
La mattina ci siamo alzate tutte belle pimpanti; la nottata, benché passata su delle assi di legno (perchè non ci siamo portate i materassini che consigliavano) è stata rigenerante e la mattina eravamo tutte pronte e scattanti per una nuova avventura; soprattutto io, che di nuovo non sapevo cosa stavamo per andare a fare.
Prima cosa, un bella colazione, addolcita soprattutto dall’accoglienza dei due signori. Hanno scherzato subito con noi e la mattina è sembrato di svegliarsi a casa di amici; ci è dispiaciuto persino andarcene, ma l’abbiamo fatto con un arrivederci, perchè sicuramente è un luogo dove torneremo, o perlomeno io…magari un bel giro in moto, la zona merita.
In realtà abbiamo un po’ tardato con la partenza…colpa mia….le mie amiche mi hanno lasciato sola dieci minuta…e non so bene come, mi sono ritrovata al tavolo con una coppia di signori che mi suggerivano un viaggio in Argentina, meta che è già in lista e quindi ho raccolto qualche consiglio da chi già c’è stato.
Dopo qualche malinconico saluto e qualche abbraccio…e il fantastico consiglio della signora del campeggio, che nell’orecchio mi ha sussurrato:” continua a viaggiare sola, viaggia più che puoi”, ci siamo rimesse in marcia. Di nuovo non sapevo dove stavamo andando, ma non mi preoccupava la cosa, primo perchè sapevo benissimo che quelle due matte mi stavano portando in qualche altro fantastico posto e secondo perchè con me portavo quel consiglio bellissimo, che terrò con me con fierezza; ormai sono una viaggiatrice e quella signora, anche lei una viaggiatrice, lo ha capito.
Un oretta di macchina sempre tra le vallate piemontesi, ed ecco che ad un certo punto, di fronte a me, un cartellone con su scritto enorme RAFTING! Ho sgranato immediatamente gli occhi, mi sono girata verso le due compagne di viaggio che stavano già sorridendo ed ho solo esclamando; MA DAVVERO?!?!?
eravamo dirette in un altro campeggio e nel pomeriggio avevamo una gita in rafting prenotata! SONO MATTE!!! SONO MA-TTE!!!!
Ilaria poverina era preoccupatissima, non era convinta al 100%, ma per me aveva deciso di lanciarsi a farlo, mentre io e Mandy eravamo super impazienti.
siamo subito andate alla reception, abbiamo preso la chiave della nostra casetta e ci siamo presentate all’appuntamento con tutto il gruppo con cui dovevamo andare a fare rafting. Ci ha accolte un ragazzo argentino simpaticissimo (casualmente argentino), ci ha spiegato le regole base del rafting e ci ha consegnato le nostre mute. Tempo di vestirci e di nuovo tutti in coda, vestiti come dei power ranger e pronti per l’avventura.
quando siamo entrati in acqua ci siamo tranquillizzati tutti e ci siamo stragoduti il pomeriggio in acqua. Tuffi, nuotate controcorrente, la natura, i boschi, l’acqua ghiacciata, il silenzio; bello, bello, bello…un piccolo paradiso in mezzo alle Alpi che la nostra guida Argentina ha definito le Amazoni piemontesi, che detto da lui ha ancora più valore.
Un pomeriggio pieno di risate, che con loro sono ancora più belle. Farei qualsiasi cosa con loro!
Stanche ce ne siamo tornate alla casetta. Appena arrivate non abbiamo avuto tutto questo tempo di osservare il campeggio, perchè troppo concentrate sul rafting, ma al ritorno lo abbiamo fatto. Prima di tutto io ho immediatamente adocchiato la conchiglia simbolo del cammino di Santiago appesa dietro al bancone della reception… eravamo sul cammino!!! Senza farlo apposta mi hanno portata in uno dei luoghi di passaggio del cammino, ne ero entusiasta! Il campeggio poi era molto accogliente, ognuno aveva la propria casetta di legno che si affacciava sulla piscina, e poco distante c’era lo spazio per i camper. Siamo andate in bassa stagione, quindi non lo abbiamo trovato affollato, anzi.
Dopo qualche ora di relax, siamo arrivare all’ora di cena e ci siamo messe alla ricerca di una trattoria dove andare a vedere la finale di champions. Abbiamo trovato in qualche paesino dopo un posto carino, abbiamo mangiato di nuovo dei piatti buonissimi e visto la partita con alcuni ragazzi del posto. Non è che sia stato tanto entusiasmante….la partita ci ha lasciati un po’ tutti delusi. Juventus contro Real…secondo tempo tristissimo!! Tutti a casa con la coda tra le gambe dopo la partita,
Tornate davvero cotte nella nostra casetta, abbiamo avuto a malapena il tempo di dirci qualche parola, di decidere cosa fare il giorno dopo e poi crollare.
Alle 5…la sveglia ha suonato! Io e Mandy qualche settimana prima abbiamo preso una decisione: ovunque andremo insieme, almeno una volta guarderemo l’alba, anche tornando poi a dormire, ma lo faremo. L’alba è uno dei momenti più belli della giornata e vogliamo godercelo ovunque!
Così ci siamo svegliate e con gli occhi ancora semichiusi, siamo uscite, ci siamo sedute sulle sdraio e abbiamo guardato il sole spuntare da dietro le colline, per poi…tornare nel letto.
Quella mattina non avevamo nulla di già organizzato, così ne ho approfittato e sono scappata a fare una passeggiata a cavallo. Per chiudere in bellezza il weekend del mio compleanno, mi è sembrata l’idea migliore. Così ho lasciato Mandy ed Ilaria a rilassarsi in piscina ed io sono scappata a cercare il cavallo con cui avrei fatto la mia passeggiata all’americana. Un ragazzo del posto, ovviamente in accordo con il camp, mi ha accolta poco distante dal camp e mi ha postata insieme ad un signore Austriaco in passeggiata. Era l’ultimo modo possibile per riempire i miei occhi di favolosi paesaggio. Campi, sentieri, calore sulla pelle, un altro sfogo prima di tornare alla realtà.
Due ore a cavallo, chiacchierando con Davide, questo ragazzo che mi ha postata con lui a conoscere il suoi sentieri e che ci ha portati a vedere il suo agriturismo: La Truna; immerso nel verde, colmo di dettagli in legno e con una vista da invidiare sicuramente.
Gita finita, weekend finito, tempo con loro due finito! Dopo pranzo, quel giorno, siamo tornate a casa. Sono state fantastiche, mi hanno fatto fare tre giorni di relax come piace a me. Sanno che mi annoio facilmente e hanno organizzato le cose alla grande!!! Auguro a tutti di trovare delle amiche così nella vita!! 15, 16,17, forse 18 anni insieme…chi se lo ricorda. È una vita, è conoscersi da sempre, è sapere tutto l’una dell’altra. È volersi bene sempre e comunque, è essere una cosa sola, è capirsi senza parlare! Auguro a tutti di arrivare a 30 anni e averne almeno una di persona accanto come loro che ti regala il suo tempo e che ti conosce talmente bene, da sapere nei minimi dettagli come organizzarti un weekend! Lo auguro a tutti perchè è un cosa unica che ti tiene viva e che ti rassicura sempre.
Essere una trentenne ed avere questo nella vita è un traguardo e una fortuna! Lo auguro a tutti!
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